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Le parole di mister Dessena: "Vogliamo arrivare il più in alto possibile"

28-07-2017 18:01 - News Generiche
Intervista al nuovo tecnico della squadra dronese: "Si sente il forte senso di appartenenza di questa società al suo territorio, per questo vogliamo dare delle occasioni ai giovani droneresi; faremo il massimo anche in Coppa Italia, competizione a cui il presidente tiene moltissimo"

È bastato affrontarla spesso da avversario per capire qual è l´anima della Pro Dronero, quella di una società legata a doppio filo al suo territorio. Mister Francesco Dessena, forte delle sue passate esperienze, si sta avvicinando con grande entusiasmo e con obiettivi ben chiari alla prossima stagione, che lo vedrà protagonista sulla panchina di un´ambiziosa Pro Dronero, intenzionata a ottenere grandi risultati e far emergere i propri giovani.

Buon pomeriggio mister Dessena. Come si avvicina alla sua nuova avventura sulla panchina della Pro Dronero?
«Molto bene, perché quello dronerese è un palcoscenico ambizioso, una società che da tanti anni è nell´elite del calcio piemontese di Eccellenza, ma anche di più, visto che pochi anni fa raggiunse anche la Serie D facendo risultato contro la Triestina. Da quel giorno credo che la Pro Dronero abbia raggiunto un grande prestigio in Piemonte, anche perché è una società dalla grande storia e con un attaccamento al territorio che hanno poche altre. Vincere su questo campo è difficile per tutti, abbiamo un vantaggio logistico, in quanto siamo la società più lontana del girone e dovremo saper sfruttare questa situazione. Chi vestirà la nostra maglia dovrà subito sentire il grande senso di appartenenza e avere voglia di fare molto bene, anche perché la società si è attrezzata per mettere i giocatori nelle migliori condizioni possibili, tanto che in inverno non ci alleneremo nel nostro campo principale, ma nell´altro campo dronerese, per fare in modo che la domenica il terreno di gioco sia in condizioni perfette».

Sappiamo che guarderete con molta attenzione ai giocatori del settore giovanile.
«Cercheremo di stare vicini al settore giovanile anche fisicamente, facendo allenare la prima squadra sugli stessi campi. Questa società ha bisogno dei giovani e si è posta l´obiettivo di formare giocatori per mandarli in prima squadra. Ovviamente, se qualcuno del settore giovanile della Pro Dronero si trasferisce in squadre professionistiche, siamo ancora più felici, come accaduto con Marco Raina, portiere della Juventus. È un bel messaggio per il territorio, al quale la società è legatissima. Poi se un giocatore non arriva nel calcio professionistico e ha comunque delle grandi qualità, avrà l´occasione di giocare al livello più alto del calcio regionale, vestendo la maglia della squadra che rappresenta il luogo dove è nato e cresciuto. Più ragazzi arrivano in prima squadra e maggiore sarà il numero di giovani stimolati a impegnarsi al massimo nei campionati giovanili provinciali e regionali per emergere. Noi dobbiamo dimostrare loro che sappiamo dargli fiducia».

Quali sono gli obiettivi in vista della prossima stagione?
«Arrivare il più in alto possibile in campionato e in Coppa Italia. Il presidente tiene moltissimo a quest´ultima, perché è una manifestazione affascinante e da quest´anno avrà anche una grande valenza economica, in quanto offre la possibilità di iscriversi gratis al campionato successivo. Un´opportunità che, in un periodo economicamente complicato per tutti, sarebbe davvero importante. Il presidente sogna la vittoria della Coppa Italia e noi faremo di tutto per accontentarlo. Certo non è una competizione facile, perché è quasi a eliminazione diretta e gli episodi faranno la differenza. Ci servirà un po´ di fortuna, ma soprattutto tanta concentrazione, per non commettere errori e sfruttare al massimo quelli avversari».

Come le sembra la squadra che ha a disposizione?
«Sono molto contento dei giocatori che ho. Abbiamo deciso di mantenere il gruppo storico, anche perché quando venivo qui da avversario, vedevo tanti giocatori che avrei voluto allenare. Abbiamo perso solo due ragazzi che sono andati a vivere all´estero. Non ho chiesto giocatori già allenati in passato, perché ritengo che sia fondamentale a Dronero avere un gruppo di giocatori uniti e con senso di appartenenza. In queste categorie la componente psicologica e ambientale, a parità di qualità tecniche, è fondamentale. Inoltre abbiamo qualità tecniche e fisico-atletiche importanti, perché questa squadra ha sempre segnato tanto e dovrà solo subire qualche gol in meno. Nonostante ciò abbiamo rinforzato l´attacco prendendo dal Bra l´attaccante Niang, un giocatore che ha giocato in squadre importanti di D ed Eccellenza, giocando al fianco di compagni che grazie a lui hanno vinto la classifica marcatori. È un ragazzo che ha sempre lavorato per gli altri, ha sempre messo i compagni in condizione di far gol. Sabato ci siamo incontrati, abbiamo parlato e mi ha fatto una bella impressione. Abbiamo preso anche Toscano dal Corneliano Roero, l´unico giocatore che mi sono portato dietro tra quelli già allenati. Qui, però, parliamo di un calciatore importante tecnicamente e con grandi doti umane. Questo ragazzo, poi, da un anno e mezzo lavora a Cuneo e voleva quindi giocare per una società non troppo lontana dal suo luogo di lavoro, così ci siamo inseriti e l´abbiamo prelevato. Attenzione poi a Manuel Arabia, che lo scorso anno ha vinto con il Borgaro, e al portiere Rosano».

Pensa che interverrete ancora sul mercato?
«In questo momento stiamo bene così, poi vediamo cosa succede. Vogliamo prima valutare bene i giocatori che abbiamo e, per i motivi sopracitati, dare un´opportunità ai nostri giovani, cosa per noi fondamentale. Molti li ho visti all´opera solo in amichevole, quindi voglio lavorarci insieme per conoscerli al meglio. Se i nostri giovani meriteranno di giocare, allora lo faranno da protagonisti, perché qui le porte sono aperte».

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